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Queste
prime esperienze mi sono però servite per capire in
che direzione muovermi e a realizzare che non ero interessato
a lavorare sui dettagli delle ambientazioni. Infatti, quando
faccio uso di elementi d’arredo, come in ‘Reaction / waiting’ e
in ‘Reaction / XX century’, è perché sono funzionali alle mie
intenzioni e non per creare delle scenografie di supporto
inserendo degli indizi qualsiasi. Dai primi esperimenti ho anche
tratto importanti suggerimenti su come ovviare ai rimandi
impliciti dell’uso di semplici pannelli come sfondo e su come
lavorare in modo dinamico sulla questione della relazione tra
quadro, spazio e contenuto intervenendo direttamente sul
telaio in modo da indurre un senso di prospettiva e di
profondità e quindi anche di aria. Il telaio sagomato mi
consente di giocare con il perimetro della tela, di portare una
parte del corpo quasi a ridosso del bordo e comunque dare la
sensazione che l’aria circoli in quel millimetro senza dover
ricorrere a effetti di diminuzione atmosferica sfocando i colori
o graduando l’intensità delle ombre. >>
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