Ambiente UVN / la mostra

 La mostra espone una serie di lavori che hai scelto di
 suddividere in due tipologie: “Studio” e “Reaction”. Questa
 scelta credo rifletta l’importanza precipua che per te riveste la
 possibilità di trasmettere all’osservatore certe dinamiche
 emotive, certi umori particolari, spesso giocati sul terreno
 minato delle ambivalenze e delle ambiguità di sentimento e di
 pensiero. Penso per esempio a “Reaction. XX century”, in cui
 giochi con la nota discordante e il potenziale allusivo del
 soggetto senza mai rivelare i criteri che ti hanno portato a
 usare proprio quella persona per indurre nell’osservatore
 quella che tu chiami ‘azione/reazione’.


 Per quanto mi riguarda ci sono due elementi distinti da tenere
 in considerazione: da un lato la persona e dall’altro ciò che
 voglio succeda nel quadro. Non un urlo, che forse non c’è mai
 stato, bensì altri particolari, come il taglio dei occhi e
 l’espressione del viso mi hanno indotto a usare       >>
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