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Se
la mia formazione accademica d’ingegnere può avere
giocato un ruolo importante nella decisione di esplorare la
relazione geometrica tra telaio e spazio prospettico, penso sia
stata “l’ingenuità” di credere che i rapporti tra supporto e
contenuto potessero essere diversi a spingermi ad affrontare
le difficoltà che questa scelta ha comportato.
Credo che questo sia abbastanza esplicativo del tuo percorso
artistico i cui esordi sono caratterizzati da un lato
dall’ esplorazione del rapporto tra soggetto e supporto e
dall’ altro da un studio tecnico estremo della rappresentazione
figurale, che tocca gli apici di un iperrealismo spinto in ‘Me,
myself and I / in the Seventies’.
In effetti i miei primi tentativi in questa direzione si sono
concentrati sullo stacco tra il quadro e il soggetto, metalliz-
zando gli sfondi e sfruttando le ombre, cosa che tuttavia non
rispondeva alle mie esigenze perché produceva risultati troppo
simili a serigrafie su metallo o a pannelli pubblicitari. >>
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