Artisti under 35 del Friuli-Venezia Giulia
Lo spazio è quello dello
Studio Tommaseo, istituto che da decenni promuove le ultime tendenze dell’arte.
L’occasione è la rassegna Pnudgots, organizzata da Trieste Contemporanea
con il fine di proporre una panoramica, la più completa possibile, sulla
situazione dell’arte giovane nel Friuli- Venezia Giulia. Compito non
facile, coraggioso, voluto da Franco Jesurun, direttore della sezione Arti
Visive.
Che cosa accomuna o differenzia questi
giovani artisti?
Le scelte di fondo che implicano linguaggi
simili e, nello stesso tempo, molto diversi… Se vogliamo fare un discorso più
generale quello che ho potuto, che posso riscontrare è un malessere di fondo
che rispecchia quel senso di incertezza da cui oggi, più o meno tutti, sono
coinvolti. Anche tra gli artisti che espongono in questa rassegna si nota
questa tendenza, non mancano però gli esempi opposti. Se, per esempio,
guardiamo Erika Skabar, ci troviamo davanti a un lavoro e un’artista, solare,
che invita al gioco. Nella stessa direzione si muove anche Paolo Comuzzi. Poi,
volendo trovare delle affinità possiamo avvicinare Tusini, Biancuzzi, Annalisa
Gaudio che, per quanto diverse nelle loro espressioni, sono accomunate dalla
scelta di lavorare sul tessuto pittorico e, non a caso, sono tutte allieve di
Giancarlo Venuto. Se invece guardiamo a Pontel e Soncin, allieve di Mirella
Brugnarotto, che ha dato un importante contributo a questa operazione,incontreremo la scelta della tridimensionalità
e, forse, una maggiore vitalità.
Ci sarà un seguito per Pnudgots?
Indubbiamente.. Se la volontà alla base della
rassegna è stata quella di dare a questi artisti la possibilità di confrontarsi
con un pubblico e tra di loro - nella convinzione che il confronto, lo scambio,
sia sempre la strada migliore per crescere -
credo che Pnudgots sia stata soprattutto un'operazione divertente,
coinvolgente che ha dato a questi ragazzi una spinta in più. Il giovane artista
deve raggiungere la consapevolezza che quello che vuole dire e deve dire, debba
anche essere ascoltato, debba trovare un interlocutore. Per questo il dialogo
continuerà altrove, all’estero, dove questi artisti, divenuti un gruppo
compatto e rappresentativopotranno
raccontare quel che succede nell’arte in Italia, e nello specifico in Friuli -
Venezia Giulia.
Franco Jesurun
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