l’editoria e la fotografia per lo studio dell’architettura contemporanea
un seminario per il finissage della mostra spazi di carta
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1964: particolare dell’editoriale di Ernesto Nathan Rogers per «Casabella», n. 294-295 (fotografia Agnese Divo)
IL PROGRAMMA
17.00 | introduzione (Giuliana Carbi Jesurun e Giulio Polita)
17.10 | Orietta Lanzarini (storica dell’architettura), Marco Stefani (architetto), Davide Sartori (storico dell’arte): Il ruolo della fotografia nell’aggiornamento del Censimento delle architetture del Friuli Venezia Giulia dal 1945 a oggi
17.40 | Manuel Orazi (Edizioni Quodlibet, Macerata): Breve ma veridica storia dell’editoria di architettura italiana 1992-2024
18.00 | Luca Pitoni (Tomo Tomo, Milano): Anita Klinz, la prima art director italiana
18.20 | Paolo Tassinari (Tassinari e Vetta, Trieste): Architettura tipografica
18.30 | Luka Skansi (storico dell’architettura): Italia, Jugoslavia e l’eroica editoria di architettura
18.50 | Claudia Biamonti (storica dell’arte) e Agnese Divo (fotografa): Trieste. Appunti per un atlante del contemporaneo. Spazi e architettura dal dopoguerra al Duemila
19.00 | Specificità della fotografia di architettura. Esempi in Friuli Venezia Giulia: conversazione con i fotografi Marco Covi, Stefano Graziani, Schirra/Giraldi, condotta da Annalisa Polli (Visual Hub, Trieste)
19:40 | discussione e approfondimenti
I RELATORI
Claudia Biamonti studia Storia dell’arte all’Università di Trieste e si specializza all’Università di Bologna. Nella città emiliana è in seguito contrattista al dipartimento di Storia Moderna svolgendo dei seminari di Storia urbana. Dal 1989 al 2020 insegna storia dell’arte presso il liceo Petrarca di Trieste. La sua ricerca ha trattato l’urbanistica veneta ed emiliana tra Quattrocento e Cinquecento e l’arte e l’architettura a Trieste tra fine Ottocento e primo Novecento e nel secondo dopoguerra.
Marco Covi, fotografo, ha realizzato campagne fotografiche per istituzioni e organizzazioni, nonché reportage editoriali per diverse riviste. Ha collaborato con rinomati studi di architettura e design e importanti testate del settore, agenzie di comunicazione in Italia e all’estero e importanti aziende del settore del design. Dal 2007 collabora stabilmente con la casa editrice Mondadori (Mondadori Arte, Electa, Mondadori Portfolio).
Agnese Divo, fotografa professionista, studia all’Istituto d’arte di Trieste e all’ISFVAV (Istituto di fotografia e arti visive) di Padova dove si specializza in reportage. Inizia il suo lavoro con la Fratelli Alinari nel 1995 e poi collabora con diversi teatri di prosa tra Gorizia e Trieste, tra cui il Teatro Stabile Sloveno. Negli ultimi anni concentra i suoi interessi sul reportage di viaggio, in particolare nell’ambito storico-geografico mitteleuropeo, collaborando con la rivista «Bell’Italia» e il Touring Club Italiano.
Stefano Graziani, attivo all’incrocio tra fotografia, arte e architettura, contribuisce con una voce non convenzionale al discorso artistico contemporaneo, attualmente insegna fotografia alla Naba di Milano e all’ISIA Urbino. Le sue opere sono state esposte a livello internazionale da istituzioni come la Fondazione Prada di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia o la Biennale d’Arte Europea Manifesta.
Orietta Lanzarini insegna Storia dell’architettura all’Università degli Studi di Udine. I suoi studi riguardano, principalmente, le mostre e musei nel Novecento e i disegni architettonici e i manoscritti dal Rinascimento all’età contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Carlo Scarpa. L’architetto e le arti. Gli anni della Biennale di Venezia 1948-1972, Venezia 2003; «Questo libro fu d’Andrea Palladio». Il codice Destailleur B dell’Ermitage, Roma 2015 (con R. Martinis); The Living Museums. Franco Albini-BBPR-Lina Bo Bardi-Carlo Scarpa, Roma 2020.
Manuel Orazi è dottore di ricerca in Storia dell’architettura e della città (Università Iuav, Venezia). Ha insegnato nelle università di Camerino, Bologna e Ferrara. Dal 2003 lavora per la casa editrice Quodlibet e ne cura alcune collane di architettura, paesaggio e urbanistica. Collabora con il quotidiano «Il Foglio», le riviste «Log», «Volume» e altri periodici. Ha studiato in particolare l’opera di Yona Friedman e pubblicato con lui The Dilution of Architecture (2015). Ha curato la mostra Carlo Aymonino. Fedeltà al tradimento (La Triennale di Milano, 2021).
Luca Pitoni è progettista grafico e giornalista professionista. Insegna progettazione editoriale al Politecnico di Milano e all’ISIA Urbino. Specializzato in design editoriale, ha progettato magazine per i principali editori italiani ricevendo numerosi riconoscimenti tra i quali la Menzione d’Onore al XXII Compasso d’Oro. Nel 2017 ha fondato lo studio di graphic design TOMO TOMO insieme a Davide Di Gennaro. È autore del libro Ostinata bellezza. Anita Klinz, la prima art director italiana (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2022).
Giulio Polita studia all’IUAV, Istituto di Architettura di Venezia, e alla Hochschule für Angewandte Kunst a Vienna, dove si laurea nel 2007. Nel 2006 espone al padiglione austriaco della Biennale di Architettura di Venezia Techo en Mexico, un centro comunitario realizzato nel 2004 nella regione di Oaxaca in Messico. Viene invitato da numerose istituzioni accademiche dell’ambito culturale tedesco come Gastkritiker e Gastprofessor (Universität Innsbruck,TU-Wien).
Annalisa Polli è una curatrice ed esperta di comunicazione nel settore fotografico e culturale. Per dieci anni ha lavorato a Officine Fotografiche Roma, curando festival, mostre e workshop con importanti fotografi internazionali. Nel 2020 ha fondato Visual Hub, un progetto dedicato alla promozione delle arti visive. Attualmente lavora alla NABA, Nuova Accademia di Belle Arti del campus di Roma.
Davide Sartori, storico dell’arte, ha conseguito una laurea triennale in Beni culturali e una laurea magistrale in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Udine. Attualmente è specializzando in beni storico-artistici e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale (DIUM) del medesimo ateneo.
Manuela Schirra e Fabrizio Giraldi (Schirra/Giraldi) sono un artist duo impegnato nella creazione di storie visive in ambito sociologico e ambientale. Il loro linguaggio iconografico parte dalla fotografia di architettura e di industria, sviluppandosi in scienza e tecnologia prima e natura e ritratto poi. “L’obiettivo è elaborare una documentazione oggettiva, quasi sospesa, per offrire allo spettatore la possibilità di immergersi e riflettere sul tema”. Manuela Schirra (architetto PhD, ricercatrice, fotografa e scrittrice) e Fabrizio Giraldi (fotografo e scrittore) collaborano con scienziati e ricercatori con l’obiettivo di tradurre dati in immagini, divulgare questioni fondamentali e produrre arte.
Luka Skansi è storico dell’architettura, insegna al Politecnico di Milano (DASTU). Le sue ricerche spaziano tra diversi contesti geografici e temporali del Novecento, e privilegiano i temi della spazialità in architettura, della costruzione o del suo rapporto con la geopolitica. Premiato con la medaglia di Plečnik nel 2018 (per la mostra+catalogo Streets and Neghbourhoods, MAO Ljubljana, 2016) è stato membro del comitato curatoriale delle mostre Toward a Concrete Utopia (MoMA – NY, 2018) e Fiume Fantastika (Rijeka, 2020).
Marco Stefani si laurea in architettura allo IUAV nel 2004. Negli anni universitari frequenta assiduamente lo studio di Gino Valle. Dal 2006 al 2019 lavora con l’architetto Carlo Mangani svolgendo anche la libera professione, che ora pratica a tempo pieno a Udine collaborando anche con il locale ateneo. Ultima realizzazione di rilievo l’ampliamento e la ristrutturazione della chiesa di San Marco in Chiavris a Udine.
Paolo Tassinari ha legato il nome dello studio fondato con Pierpaolo Vetta negli anni Ottanta alla comunicazione visiva per la cultura e le istituzioni. Art director della rivista «Casabella» da più di vent’anni, ha ricoperto ruoli pubblici nel settore culturale.
Membro dell’Alliance Graphique Internationale, è stato premiato con il Compasso d’Oro.
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