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09 novembre 2024

Kant alla prova della tecnoscienza contemporanea

una conversazione libraryline tra Umberto Curi e Marcello Barison e Marco Pacini

Il programma di conversazioni libraryline della Biblioteca di Trieste Contemporanea propone sabato 9 novembre 2024, alle ore 17.00, allo Studio Tommaseo (Trieste, via del Monte 2/1), un secondo appuntamento ispirato a Immanuel Kant nell’anno del trecentenario della nascita del grande filosofo.
La conversazione che si svolgerà segue a quella dell’aprile scorso: allora i filosofi invitati si erano soffermati sul significato attribuito oggi al concetto di verità, partendo dal dialogo a distanza in merito alla Verità pragmatica avvenuto alla fine del ‘700 tra Kant e il filosofo francese Benjamin Constant nel testo Il diritto di mentire, che fu in aprile anche il titolo della conversazione. Il 9 novembre, nuovi illustri ospiti converseranno su Kant alla prova della tecnoscienza contemporanea.
L’invito a rompere il ghiaccio con una domanda provocatoria, viene proposto da Marco Pacini, della rivista filosofica “aut aut”, giornalista ed ideatore del festival Vicino/lontano e del Premio Terzani: nel suo intervento L’entropia del vero, si domanderà se abbiamo ancora bisogno della Verità, posto che una consolidata tradizione filosofica del Novecento, spesso praticata col “martello” che amava usare Nietzsche, ci ha insegnato a tentare il gesto critico originario di demolire la sua versione maiuscola.
Il quesito affrontato nel secondo intervento dal filosofo Umberto Curi, professore emerito dell’Università di Padova, sarà il perno per il dibattito: per vedere come oggi sta il rapporto tra tecnica e politica Curi riferirà al Protagora platonico, al Prometeo incatenato di Eschilo e al pensiero elaborato da Kant in Che cos’è l’Illuminismo? e Per la pace perpetua.
Infine, Marcello Barison, professore di Estetica alla Libera Università di Bolzano, nel suo intervento Che cosa significa pensare? Kant alla prova dell’Intelligenza Artificiale, si domanderà se esiste o può esistere un Io-Penso, un ‘soggetto pensante’ dell’AI. Muovendo dalla Critica della ragion pura, Barison affronterà il rapporto tra l’impianto della teoria kantiana della conoscenza e le attuali tecnologie telematiche ed in particolare mostrerà come il rapporto tra conoscenza e computazione intrattenga una relazione problematica con l’impianto indeterministico della scienza novecentesca.

L’incontro è organizzato da Trieste Contemporanea per la serie di conversazioni libraryline con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (e sotto il marchio ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’) ed in collaborazione con la Biblioteca del Seminario Vescovile di Trieste e l’associazione L’Officina di Trieste.