double track


Il premio della Fondazione BEBA di Venezia, per il più giovane selezionato, va quest’anno al designer romeno Catalin Nicolae Ursoiu, nato nel 1992. Il suo progetto parte da una cassetta audio, supporto a nastro magnetico, d’uso semplice ed economico, immesso sul mercato agli inizi degli anni Sessanta. Di questo eroico strumento della prima registrazione di massa delle canzoni (che infatti comunemente veniva chiamato musicassetta), il giovane romeno recupera un gesto che tutti noi, se di generazione compatibile, abbiamo fatto quando il nastro – e succedeva spesso – si incastrava. Propone infatti, con molta freschezza e semplicità, di realizzare un funzionale temperamatite.


Il premio InCE – un premio molto significativo nell’identità del concorso che si caratterizza per essere rivolto a concorrenti dell’Europa dell’Est e che è stato istituito dall’Iniziativa Centro Europea nel 2006 premiando nelle edizioni precedenti un progettista macedone e un progettista serbo – va nell’edizione 2012 ad una giovane designer croata, Ena Priselec. Il suo lavoro prende in considerazione un macina-caffè elettrico. L’approccio progettuale della vincitrice è stato ritenuto molto interessante dalla giuria perché propone di ritornare alla macinatura manuale: è questo un invito, così necessario oggi, al recupero della qualità e della semplicità quotidiana che la Priselec elabora efficacemente in un disegno formale di sintesi molto raffinato.


Il premio maggiore, intitolato a Gillo Dorfles, che è il fondatore storico del concorso, va al gruppo italiano formato da Fabio Gigone e Angela Gigliotti. Assediati da sofisticati software per la progettazione e la modellazione, come ad esempio il CAD (Computer-Aided Drafting, il disegno tecnico assistito dall’elaboratore), chi si ricorda più del curvilineo? Attrezzo che assieme all’ancora più sconosciuto normografo, era l’’utensile’ per eccellenza dei disegnatori tecnici? Partendo da una versione in plastica di questa squadretta per tracciare curvature speciali appartenuto con grande onore al mondo del disegno tecnico e grafico, i designer Gigone-Gigliotti ne ricavano l’essenza grafica di un innovativo prototipo di occhiali declinabili in infinite varietà di colori, forme e per ogni esigenza visiva.

Due le menzioni speciali di questa edizione, una per il delicato progetto della giovane designer turca Meltem Özçaki che, ispirandosi alla millenaria tradizione turca delle piccionaie inserite nelle facciate dei palazzi, ripropone nell’edilizia popolare odierna dei mattoni speciali che possano ospitare nidi di uccelli che vivono nel contesto urbano. La seconda menzione va invece alla designer estone Raili Keiv che invita a preservare la classica fragilità e leggerezza della porcellana incastonandola in colate di cemento massiccio, un riutilizzo innovativo di materiali tradizionali che nel loro accostamento innescano un corto circuito visivo e di significato del tutto inaspettato.

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