la nuova biblioteca trieste contemporanea
dedicata a franco jesurun
Mercoledì 18 aprile alle 18.30 una piccola cerimonia darà il via ufficiale alle attività della nuova Biblioteca Trieste Contemporanea, specializzata in arte contemporanea con particolare riferimento ai paesi dell'Europa centro orientale, e intitolata a Franco Jesurun, professionista del teatro e fondatore dell'Associazione Culturale L'Officina, dello Studio Tommaseo – Istituto per la documentazione e diffusione delle arti e di Trieste Contemporanea.
Il patrimonio librario, di circa 8000 volumi in corso di catalogazione, racconta i 20 anni di attività del Comitato Trieste Contemporanea che, attraverso collaborazioni e scambi a livello internazionale, ha permesso di raccogliere libri di straordinario interesse nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea del Centro Est Europa, dagli anni Novanta ad oggi.
Le raccolte della Biblioteca, che partecipa al Servizio Bibliotecario Nazionale SBN e fa parte del Polo TSA del Friuli Venezia Giulia, sono suddivise in nove Sezioni e comprendono opere di storia dell'arte dei secoli XX e XXI, design, fotografia, fumetti, cinema, critica ed estetica, monografie di artisti, cataloghi di musei, di esposizioni e di manifestazioni. Sono presenti anche opere riguardanti teatro, musica, letteratura. La consultazione è aperta a tutti, con prestito, ricerche bibliografiche, e servizio di prestito interbibliotecario. Il catalogo è consultabile on-line sull’OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale e su BiblioEst. L’orario di apertura è dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20, in via del Monte 2/1.
In programma per l’inaugurazione gli interventi di Fabrizio de Castro responsabile del Polo TSA del Servizio Bibliotecario Nazionale, Elettra Maria Spolverini responsabile della Biblioteca Trieste Contemporanea e Giuliana Carbi. Nell’occasione Dubravka Cherubini presenterà il volume Breda’s Lesson, edito da Trieste Contemporanea e Juliet Editrice nell’aprile 2018, che raccoglie gli atti del primo simposio internazionale dedicato nel 2017 all’artista e filmmaker Breda Beban.