programma

dal 21 al 21 Ottobre 2016

postgravityart::aktuator

di dragan živadinov, dunja zupančič e miha turšič

 
     
un momento della performance Informance del collettivo artistico Postgravityart, courtesy Postgravityart /  Augusto Cernigoj, Sala Costruttivista, 1927
 
Trieste Contemporanea. Dialoghi con l’arte dell’Europa centro orientale presenta venerdì 21 ottobre alle 18.30 una azione del gruppo Postgravityart e una conversazione degli artisti con il critico letterario Tatjana Rojc.

Postgravityart è un termine coniato da un gruppo di artisti – composto da Dragan ŽivadinovDunja Zupančič e MihaTuršič – che ha cominciato a sviluppare la postgravity art, arte che si svolge in condizioni di assenza di gravità, nel 1995 con il progetto teatrale Noordung::1995-2045

Noordung::1995-2045 è un progetto teatrale cinquantennale, da ripetere lo stesso giorno, ogni dieci anni, fino al 2045, che ha debuttato nel 1995 a Lubiana.
Nel 2005 la prima replica è stata spostata nel modello di stazione spaziale internazionale (ISS) dell’idro-laboratorio di Star City (Russia). La seconda replica si è svolta nel 2015 presso il KSEVT di Vitanje in Slovenia, centro culturale di tecnologie spaziali europee che ha aperto la sua sede nel 2012 e che si occupa cross-sector di arte, scienza, cultura e tecnologie spaziali. Nei rimanenti tre decenni, i quattordici attori protagonisti del progetto saranno progressivamente sostituiti da surrogati tecnologici per arrivare alla quinta ed ultima replica della performance nel 2045, quando Dragan Živadinov, candidato astronauta dello Yuri Gagarin Cosmonaut Training Centre, dovrebbe utilizzare un veicolo spaziale per collocare 14 satelliti/umbots in orbita geostazionaria al fine di trasmettere segnali verso la terra e verso lo spazio profondo. Ora Postgravityart sta lanciando il suo primo satellite, 
Umbot::MG, che sostituisce l'attrice Milena Grm scomparsa nel 2011.

Dragan Živadinov ha attuato la sua prima performance a gravità zero, Biomechanics Noordung,  nel 1999 al Cosmonaut Training Center di Star City, Mosca. Informance, che verrà eseguita a Trieste, è invece un "modello" per illustrare l’intera operazione postgravity che gli artisti hanno pianificato. La performance interroga le metodologie delle avanguardie del secolo scorso e specialmente guarda a movimenti artistici come il Costruttivismo, per il quale i processi vanno separati dai materiali, e il Suprematismo, nel quale le forme si sviluppano in volumi.
Informance, che è stata appena presentata, in settembre, alla Moderna galerija di Lubiana nell’ambito del festival di performance e filosofia Repetition/s, stabilisce una connessione molto interessante con Trieste poiché è un omaggio che gli autori vogliono tributare all'artista sloveno-triestino Augusto 
Černigoj e alla sua pionieristica Sala Costruttivista allestita nel 1927 alla prima esposizione del Sindacato di belle arti e del Circolo artistico di Trieste.
Inoltre, la performance è organizzata mentre è in corso al Garage Museum of Contemporary Art di Mosca (visitabile fino al 9 dicembre) NSK from Kapital to Capital. Neue Slowenische Kunst – An Event of the Final Decade of Yugoslavia, la prima grande retrospettiva in Russia del famoso collettivo artistico sloveno degli anni ottanta co-fondato da Dragan Živadinov.
Alla fine di Informance, assieme alla critica letteraria Tatjana Rojc, gli artisti risponderanno alle domande del pubblico triestino.

 

Trieste Contemporanea ringrazia per l'assistenza organizzativa a Trieste: Darius Bork e Marianne Wagner.

Autori: Dunja Zupančič, Miha Turšič, Dragan Živadinov / collaboratori: Slavko Glamočanin, David Pilipovič, Aljoša Pirc, Jože Zajec / un ringraziamento speciale a: Etienne Tilmans (ESA), Karen O’Flaherty (ESA) / produzione: Zavod Delak / in cooperazione con: ESA Redu Centre (B), ESTEC, Noordwijk (NL) / con il supporto di: Ministry of Culture Republic of Slovenia, City of Ljubljana, VO-KA.

 

Dragan Živadinov è un regista teatrale di Lubiana. È stato uno degli iniziatori del movimento artistico Neue Slowenische Kunst nel 1985. Durante gli anni ottanta ha ideato e sviluppato il “retroguardismo”, fondando il gruppo teatrale di retro-guardia Theatre of Scipio Nasica's Sisterse, nel 1987, l'osservatorio “cosmocinetico” Red Pilot. Nei primi anni novanta, ha creato le sue prime informances e trasformato il Red Pilot nel Noordung Cosmokinetic Cabinet. Nel 1995, ha iniziato il progetto teatrale cinquantennale Noordung 1995-2045, avviando il "telecosmismo". Nel 1998 è diventato candidato astronauta. Nel 1999 ha realizzato Biomechanics Noordung, la prima produzione teatrale in condizioni di gravità zero. Lavora a soggetti teatrali post-gravitazionali dal 2000. Nel 2005 ha messo in scena la prima replica di Noordung 1995-2045allo Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center di Star City e nel 2015 la seconda, al Cultural Centre of European Space Technologies (KSEVT) di Vitanje, in Slovenia.

Dunja Zupančič si è laureata all'accademia di belle arti di Ljubljana. Negli anni ottanta, usando processi di montaggio di texture astratte e di costruzioni composte, ha prodotto opere di grandi dimensioni. Durante gli anni novanta si è occupata di progettazione pneumatica ed idraulica e ha ideato sistemi a base meccatronica e satelliti artistici (umbots). Nel 1999 ha organizzato la parte visuale e materiale di Biomechanics Noordung, prima produzione teatrale in condizioni di gravità zero. Dal 2000, si dedica ai sostituti della corporeità che traduce in aggregazioni senza forma definita con l'ausilio di strumenti digitali. Nel 2015 ha realizzato una costruzione meccatronica per sostituire nella performance cinquantennale Noordung 1995-2045 la scomparsa attrice Milena Grm.

Miha Turšič si è inizialmente occupato di sviluppo internazionale del prodotto e del marchio. Dal 2004 si dedica alla ricerca di metodi e pratiche artistiche da utilizzare nello spazio, allo sviluppo della post-gravity art e alla facilitazione della culturalizzazione dello spazio. Nel corso della sua attività ha co-fondato istituzioni di ricerca e di sviluppo e istituzioni artistiche. È stato co-fondatore del Cultural Centre of European Space Technologies (KSEVT) di Vitanje e suo direttore dal 2010 al 2015.

Tatjana Rojc si occupa di critica letteraria e letterature comparate. In qualità di docente di traduzione e di letteratura slovena ha collaborato con gli Atenei di Trieste, Udine, Roma “La Sapienza”, Lubiana e Nova Gorica. È autrice di monografie e studi sulla poesia slovena tra Ottocento e Novecento e sulle avanguardie artistiche del Novecento e ha approfondito autori come Boris Pahor, Alojz Rebula, Miroslav Košuta, France Balantič e Srečko Kosovel. Il suo volume  Le lettere slovene dalle origini all’età contemporanea (Goriška Mohorjeva družba 2004, II edizione 2005) è stato acquisito quale libro di studio in numerosi atenei italiani. Dal 1980 collabora con la Sede Regionale RAI per il FVG in qualità di autrice radiofonica e sceneggiatrice televisiva, e con la Radio Televisione Slovena.