programma

dal 7 Novembre al 17 Dicembre 2014

smuggling anthologies

il convegno e la mostra di Trieste

 

 

 

L’iniziativa, è la parte conclusiva di un progetto biennale ideato e organizzato dal Museum of Modern and Contemporary Art di Rijeka (Croazia), dal Mestni museum di Idrija (Slovenia) e dal Comitato Trieste Contemporanea (Italia) e  co-finanziato  dal Programma Cultura dell’Unione Europea

 
Il tema del contrabbando è da sempre sottotraccia sulle mappe amministrative e politiche del pianeta, che si modificano costantemente.
L’area individuata dagli enti organizzatori di Fiume, Idria e Trieste per Smuggling Anthologies copre le zone dell’Istria, del cosiddetto confine di Rapallo, della costa slovena, del Golfo di Trieste e delle varie frontiere ivi presenti nel Novecento.  
Gli scenari sia dei confini nazionali spostati dalle guerre sia dei cambiamenti via via verificatisi negli accordi doganali tra paesi, ma soprattutto quelli delle più complesse relazioni mare-continente, Jugoslavia-Italia,  socialismo-capitalismo sono stati in queste terre fortemente caratterizzanti. 
Si è dunque pensato di coinvolgere con taglio interdisciplinare, una sessantina di artisti, storici, sociologi, teorici, funzionari delle polizie di frontiera ed esperti d’arte per lavorare a un caso di studio esemplare su come il racconto dei modi, dei luoghi e dei periodi nei quali si riscontra la presenza di un’economia illegale di questo tipo può essere  materiale metastorico e parte di un patrimonio culturale al crocevia di culture, società e vita quotidiana. 

Il convegno. A questo fine, piuttosto che  i gravi e lucrosi traffici di organizzazioni criminali internazionali, pur pesantemente presenti, sono stati presi in esame l’immaginario delle collettività residenti sul territorio e i modi di sopravvivenza che il piccolo contrabbando permetteva nelle zone di confine. 
Sui confini dell’Europa – un continente che si vuole vedere oggi come una rete a dimensione “creativa” di sviluppo – le storie dei contrabbandieri raccontate oggi attraverso diverse generazioni e prevalentemente per trasmissione non scritta, le narrazioni nascoste e i racconti perduti, intrisi di storia e di storie di fantasia, la loro distanza dalla verità degli accadimenti reali ufficialmente trascritti sono stati il filo conduttore della ricerca storico-scientifica che verrà presentata nel convegno triestino. 

Queste “antologie” hanno altresì affascinato gli artisti chiamati a collaborare al progetto.
La mostra a Trieste espone le opere realizzate sul tema da Cristiano Berti, Tomislav Brajnović, Marco Cechet, Lorenzo Cianchi e Michele Tajariol, Dušan Radovanović e Tanja Vujasinović e una selezione di video d’artista sul contrabbando prodotti da autori europei.

Verrà inoltre presentato in prima assoluta Blue and Black Jeansun film documentario, realizzato per il progetto in collaborazione con Videoest, sull’enorme fenomeno del commercio dei jeans che partiva da Trieste alla fine degli anni Sessanta e per tutti gli anni Settanta. Questo come capo di abbigliamento emblema dell’occidente allora arrivava clandestinamente oltrecortina fino a Mosca e nella non allineata Belgrado. 

Le opere d'arte, i video, le conferenze, i testi teorici, i materiali di archivio e i documentari prodotti verranno raccolti in un volume complessivo in gennaio 2015, a chiusura del progetto.