ultima settimana per seats of understanding
mostra conclusiva dei finalisti e dei progetti vincitori
Da sinistra: Presidente di Trieste Contemporanea Giuliana Carbi Jesurun e i vincitori del Premio Gillo Dorfles 2024 Slavko Petek e Dora Mihinjač, fotografia di Agnese Divo (courtesy Trieste Contemporanea)
Lo Studio Tommaseo di Trieste (via del Monte 2/1) ospita fino al 31 luglio 2024 la mostra dei finalisti della quindicesima edizione del Concorso Internazionale di Design Trieste Contemporanea, fondato nel 1999 dallo studioso italiano di estetica e di design Gillo Dorfles con l’obiettivo di mostrare i progetti di design più originali prodotti dai paesi dell’Europa centro orientale.
Il catalogo delle opere dei finalisti e dei progetti vincitori sarà presentato prossimamente a Gorizia dove la mostra proseguirà dal 31 agosto al 12 settembre 2024 alla sala Dora Bassi in via Garibaldi 7.
Il concorso d’idee Seats of Understanding è un’iniziativa realizzata in sintonia con il progetto GO! 2025 – Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 in cui gli enti organizzatori delle due città hanno dichiarato di “condividere lo stesso impegno: essere la Capitale Europea della cultura senza confini”. Ai partecipanti è stato chiesto di concepire un oggetto di arredo urbano e potenzialmente iconico: un’installazione di posti a sedere, come ad esempio una panchina funzionale, da collocare sia a Nova Gorica che a Gorizia e che rappresenti significati simbolici legati al luogo storico di entrambe le città.
Quattro i premi dell’edizione 2024 – per un ammontare complessivo di € 10.000 – decisi dalla giuria internazionale di Trieste Contemporanea come le migliori proposte presentate per il tema Seats of Understanding per i rispettivi ambiti di premiazione.
Linda Baissero (Croazia) vince il Premio BEBA per la più giovane partecipante selezionata. La sua seduta “Flumen” si ispira ai due ponti ferroviari di Nova Gorica e Gorizia, Solkanski Most e Ponte Ferroviario, che attraversano il fiume Soča/Isonzo. Il progetto rappresenta l’unione dei due ponti in uno solo, evocando l’unione delle due città in una capitale della cultura senza confini.
Il nuovo Premio FONDAZIONE KATHLEEN FOREMAN CASALI, per il miglior progetto proveniente da designer nati a Trieste, è stato assegnato a Paola Pisani (Italia), che ha presentato la sua seduta “Seidenstrasse” ispirata alla gelsibachicoltura, attività tradizionale di Nova Gorica e Gorizia che storicamente ha reso le due città un punto di riferimento per la produzione e la lavorazione della seta. “Seidenstrasse” – o via della Seta – evoca la forma di un bozzolo, luogo per eccellenza di metamorfosi, trasformato in uno spazio comunitario.
Il Premio InCE, per il miglior progetto proveniente da uno dei paesi che aderiscono all’Iniziativa Centro Europea e che non sono membri della Comunità Europea, è stato assegnato a Drini Berati (Albania), che ha presentato il suo progetto “The Weaver’s Seat”. La forma curvilinea della seduta rispecchia il flusso del fiume Isonzo e simboleggia i destini intrecciati delle due città. Al calare del crepuscolo la panchina subisce una metamorfosi illuminandosi di una luca calda, invitando a momenti di tranquilla contemplazione.
Il gruppo croato formato da Slavko Petek e Dora Mihinjač si aggiudica il Premio GILLO DORFLES per il miglior design della quindicesima edizione del concorso. La loro proposta “Go sit” è formata da una serie di tubi metallici senza interruzioni. Lo schienale rappresenta simbolicamente sia il confine che divide le due città che il profondo legame culturale che le lega. La seduta è realizzata per essere usata da entrambi i lati, evidenziando il rapporto simbiotico tra le due città.
In mostra, inoltre, gli 11 progetti dei finalisti selezionati dalla giuria: il gruppo Cristiano Antonutti e Matteo Mizzaro (Italia), Davide Benvenuti (Italia), Azzurra Brugiotti (Italia), Denny Candotto (Italia), Cristian De Marchi (Italia), Doris Forsthuber-Miedaner (Austria), il gruppo Mateusz Góra e Agata Gryszkiewicz (Polonia), il gruppo Jurij Ličen (Slovenia) e Taole Chen (Austria), Karol Murlak (Polonia), il gruppo Leonardo Pilati e Federico Morescalchi (Italia) e Paul Rajakovics (Austria).
I curatori della mostra conclusiva sono i membri della giuria internazionale del concorso composta da Giuliana Carbi Jesurun (Trieste Contemporanea), Barbara Fabro (Iniziativa Centro Europea), Nicla Indrigo (ADI – Associazione per il Disegno Industriale), Giulio Polita (architetto e storico dell’architettura) e Maja Vardjan (MAO – Museo di architettura e design di Lubiana).
La quindicesima edizione del rinomato concorso è stata organizzata dal comitato Trieste Contemporanea sotto l’egida GO!2025 Nova Gorica – Gorizia, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio dell’Iniziativa Centro Europea, dell’ADI – Associazione per il Disegno Industriale, del Comune di Gorizia e del Comune di Nova Gorica, con il sostegno della Fondazione Kathleen Foreman Casali di Trieste e della Fondazione BEBA di Venezia, e con la collaborazione del MAO – Museo di Architettura e Design di Lubiana, del Centro Culturale KCB – Centro Culturale di Belgrado e dello Studio Tommaseo di Trieste.