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Jonas Mekas, As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty, 2000, still dal film

As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty
Regia di Jonas Mekas
Stati Uniti, 2000
Documentario
Durata: 4h 48 m

I diari cinematografici di Jonas Mekas, dal 1970 al 1999, girati su supporti a inversione di colore da 16 mm con immagini mosse e rilassate. Filmati di vita quotidiana, frammenti di felicità e bellezza, viaggi in Francia, Italia, Spagna, Austria. Stagioni dell’anno mentre attraversano New York. Una celebrazione della vita, della natura, delle amicizie, dei sentimenti.

“I miei diari cinematografici vanno dal 1970 al 1999. Copre il mio matrimonio, i bambini che nascono, li vedi crescere. Filmati di vita quotidiana, frammenti di felicità e bellezza, viaggi in Francia, Italia, Spagna, Austria. Le stagioni dell’anno mentre attraversano New York. Amici, vita domestica, natura. Niente di straordinario, niente di speciale, cose che tutti sperimentiamo mentre attraversiamo le nostre vite. Ci sono molte didascalie che rispecchiano i miei pensieri sull’epoca. La colonna sonora è composta da musica e suoni registrati per lo più nello stesso periodo delle immagini. Le improvvisazioni al pianoforte sono di Auguste Varkalis. A volte parlo nel mio registratore, mentre modifico queste immagini, ora, a distanza di tempo. Il film è anche la mia poesia d’amore per New York, le sue estati, i suoi inverni, le strade, i parchi. È l’ultimo film di Dogma ’95, prima della nascita di Dogma.”
Jonas Mekas

“Mekas racconta la storia fuori campo, con la voce stridula di un uomo che si avvicina agli 80 anni, che si diverte tranquillamente a dire agli spettatori ogni tanto che in questo film non succede davvero nulla… Questa è la verità onesta, eppure non uno dei 288 minuti è noioso. Il motivo potrebbe essere che Mekas ha cancellato ogni traccia di intenti o scopo dalle immagini. L’unica regola guida è la coincidenza, che il radicalmente scettico Mekas vede come l’unica porta d’accesso alla vera realtà. Solo una coincidenza assolutamente ingovernabile apre la strada all’estasi che rende consapevoli della bellezza di una vita altrimenti normale.”
Mark Siemens, Frankfurter Allgemeine Zeitung

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