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07 novembre 2020

teresa & andrzej wełmiński

disponibile su facebook alle ore 18.30

Trieste Contemporanea ospita dal 7 novembre al 6 dicembre 2020 la mostra di Teresa & Andrzej Wełmiński Circulus vitiosus. La performance “Circulus vitiosus”  connessa all’esibizione sarà dunque resa disponibile sulla pagina Facebook e su Youtube di Trieste Contemporanea a partire da sabato 7 Novembre alle 18.30.  leggi di più sulla mostra

L’attività degli artisti polacchi Teresa (1955) e Andrzej (1952) Wełmiński spazia in molti media e formati artistici, tra cui disegno, pittura, fotografia, creazione di spettacoli, oggetti, installazioni e si contraddistingue per unire teatro e arte visiva.
A Cracovia Andrzej si diploma al Dipartimento di Grafica dell’Accademia di Belle Arti, Teresa alla Scuola di Medicina e lavora in una clinica per malattie mentali. Andrzej si associa alla Galleria Foksal (dove debutta nel 1971 come Artista Anonimo) e alla Galleria Krzysztofory e fin dagli inizi della sua attività di artista utilizza i media più diversi, praticando, oltre alle tecniche classiche, l’happening e la performance.
Negli anni Settanta i due artisti iniziano a collaborare con Tadeusz Kantor e diventano membri del Teatro Cricot 2. Negli anni 1970-1990 prendono parte a tutti gli spettacoli e alle tournée della compagnia. Dopo la morte di Kantor realizzano, insieme agli attori del Teatro Cricot 2, gli spettacoli Maniaci (1993); America cioè non guardarti indietro (1995); È passata, è passata, e così passeranno tutte le storie… (2007).
Come registi teatrali mettono in scena a partire dal 1996 molti progetti indipendenti che sono presentati in vari festival internazionali, tra cui Avignone, San Paolo, Roma, Valladolid, Cagliari, Edinburgo, Bratisłava, Mosca, Sibiu, Chișinău, Teheran.
Le loro ultime mostre (Suspension condition, Urania, Esse est percipi, 2019) si concentrano su temi, significati e codici che sono stati fondamentali nella loro pluriennale attività artistica per identificare e unire elementi dell’ambito delle arti visive e di quello delle arti sceniche. Vicendevolmente il loro teatro (tra gli ultimi spettacoli: Hubble Bubble e altre miniature persiane, 2017; La Cometa 2017; Limbo, 2019) è strettamente legato alla loro produzione di arte visiva – e gli oggetti e le installazioni realizzate per le esigenze di uno spettacolo vivono poi spesso di vita propria e vengono esposte in mostre d’arte.
Contemporaneamente alla loro attività di artisti, tengono conferenze e seminari sulla storia, la teoria e le pratiche sceniche del Teatro Cricot 2 (tra le sedi dei seminari: il Rote Fabrik di Zurigo, l’Accademia Teatro Dimitri di Verscio, la Loughborough University e il Rose Bruford College di Londra, l’Università di Washington, la Yale University e l’Università di Teheran).
Accanto alle produzioni maggiori e alle installazioni, i disegni (che sono i veri protagonisti “nascosti” della performance-installazione di Trieste) svolgono sempre un ruolo essenziale nel mondo artistico dei Wełmiński. Queste annotazioni di idee e concetti non sempre portati a termine e tracciati su carte logore, come se fossero riesumati da qualche ammuffita cantina della mente, molto spesso sono il lievito dei loro progetti futuri.