trieste zeugma
il manifesto del progetto invisible bridge
Krzysztof Czyżewski (photo Ranka Mutevelić) e un gruppo di visitatori (photo Wiesław Szumiński)
Trieste Zeugma
di Krzysztof Czyżewski
PONTE – cerca di cambiare
la mia parola o pensare
una tua parola-ponte.
Nel corpo: io, fiume, riva, torre, abisso, sentiero, soglia, uscita.
Nella mente: esso, eternità, lato oscuro, identità, buio, tendere a, cambiare, esilio.
Nel cuore: tu, amore, desiderio, fare il nido, paura, insoddisfazione, l’Altro, ritorno.-
"Io" nato dalla scissione. Insoddisfatto.
Con la freccia del desiderio raggiunge il gemello luminoso e solo allora „Io“ trova se stesso.
Sentieri – ce ne sono molti, perché una volta gettati nel mondo siamo spezzati come luce nel prisma.
Raggiungendo la riva devono intrecciarsi in un solo nodo per attraversare. È l’arte del creare legami
che è la padrona di questo viaggio.
Accade dentro di noi. L’abisso, e la soglia,
e il buio. Il lato oscuro
non si sparge al di fuori di noi. Per raggiungerlo,
ci voltiamo verso l’Altro,
che vive dentro di noi. Così torniamo a noi stessi.
L’arte del legame può essere misurata
nella traversata verso l’altro lato, ma è il mistero
nel tragitto che consente il ritorno.
È meglio essere odiati per ciò
che siamo che amati
per quello che non siamo. L’amore
che perde il suo „Io“ sulla fibra stretta nel mezzo,
ha bisogno sia della torre che di fare il nido.
L’eternità è un fiume che scorre
dentro di noi, invisibile. Al di là di questo abisso,
oltre la paura, noi costruiamo: INVISIBILE.