videospritz triestecontemporanea. speciale running time
inizio proiezioni alle ore 18.30
ALFREDO PIRRI, passi, installazione site-specific, 2013, Biennale d’Arte Contemporanea, Konjic, Bosnia
Trieste, Studio Tommaseo, via del Monte 2/1
venerdì 29 Novembre, 18.30–20.00
Videospritz, format lanciato da Trieste Contemporanea nel 2004 per visionare e discutere nel corso dell’anno e nell’ora dell’aperitivo ultime produzioni di videoarte e di documentazione sull’arte assieme agli autori, venerdì 29 novembre, in versione smagliante, propone un appuntamento eccezionale, con le parole e le opere di quattro artisti europei, come sezione speciale di CONTINENTAL BREAKFAST. RUNNING TIME IN TRIESTE. A Trieste Contemporanea, a partire dalle 18.30 saranno protagonisti ALFREDO PIRRI, ALDO GIANNOTTI e PABLO CHIEREGHIN e HR-STAMENOV.
ALFREDO PIRRI
● Proiezione di Alfredo Pirri. Lo specchio degli inganni (Italia, 2013, 30’) – un film di Giampaolo Penco, una produzione Videoest, Trieste per Magazzini Einstein e Rai Tre.
Il rapporto tra arte, vivere quotidiano e memoria collettiva è il segno che caratterizza l’opera di Alfredo Pirri. Il film inizia con una mostra alla Galleria Tucci Russo di Torre Pellice, per spostarsi al Museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria dove l’artista ha realizzato una installazione sulle pareti della grande sala interna sulla quale si affacceranno i bronzi di Riace. Prosegue a Roma alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna che ricolloca alcune statue della collezione per l’installazione “Passi”, un lago di specchi che si crepano sotto i piedi e che ritroviamo in una galleria anti-atomica vicino a Sarajevo, l’ex bunker di Tito, ora sede biennale di una mostra internazionale d’arte contemporanea.
Il regista Giampaolo Penco introdurrà la proiezione.
Alfredo Pirri è nato a Cosenza il 25 Gennaio del 1957. Vive e lavora a Roma. E’ uno degli artisti italiani più importanti della sua generazione, attivo dagli anni Ottanta. Il suo curriculum comprende numerose mostre in sedi museali europee e ad esposizioni ricorrenti internazionali, nonché diverse attività di insegnamento e seminari in istituzioni educative in Italia e Israele e in progetti per la formazione dei giovani artisti.
Giampaolo Penco è un regista triestino. Nel 1990 è co-fondatore della Videoest Srl di Trieste. Ha scritto, diretto e prodotto numerosi film, documentari e filmati industriali. Si è specializzato nel documentario sull’arte contemporanea e i suoi protagonisti, produzioni che sono state premiate in diversi festival europei di settore.
A. GIANNOTTI, P. CHIEREGHIN, “How to disappear completely”, 2012, still from video
ALDO GIANNOTTI – PABLO CHIEREGHIN
Proiezioni di :
● Aldo Giannotti e Roman Pfeffer, Last Supper (2010, 1’)
● Pablo Chiereghin, in collaborazione con Pierre Andrieux, Artist Talk (2010, 2’14’’)
● Aldo Giannotti e Pablo Chiereghin, How to Disappear Completely (2012, 2’37”) – documentazione di performance.
● Aldo Giannotti e Pablo Chiereghin, Ciclo Continuo (2011, 1’46”) – intervento nel contesto dell’esibizione “Giro di Vite”. Riprese e supporto alla produzione: Andrea Camozzi (K6Blue).
Un sirena viene piazzata nel balcone di Palazzo Ducale, sede degli uffici della Provincia di Massa-Carrara. Il pubblico è lasciato libero di azionare la sirena, il cui suono può essere udito in tutta la città.
● Aldo Giannotti e Pablo Chiereghin, A staight line through the planet (2013, 1’32’’)
● Pablo Chiereghin, Untitled (2010, 1’58’’)
● Aldo Giannotti, The Shift (2009, 8”) – intervento/installazione.
Segnali stradali ai bordi delle strade tra Italia e Slovenia vengono scambiati tra loro durante la notte e rimangono tali per due settimane prima che le autorità competenti li ricollochino nelle posizioni originali.
● Pablo Chiereghin, Bank Club (2013, 7’24’’) – documentazione di performance. “Non so dove siano ora I miei soldi e come li ho investiti, ma mi sto divertendo qui in banca”. Usando le loro carte di credito, le persone hanno accesso alla sala principale di diverse banche e lì partecipano a una festa. Questa festa-progetto è un pretesto per protestare in modo edonistico contro le politiche bancarie ed il loro ruolo nella vita di ogni giorno. Video e editing: Roberto Beani.
Pablo Chiereghin è nato ad Adria (Ro). Attualmente vive a Vienna. Ha compiuto i suoi studi universitari in comunicazione a Bologna e postuniversitari a Londra, specializzandosi in fotografia. Lavora con la fotografia non convenzionale, con oggetti, azioni e performance. La sua attività è ispirata dalla curiosità per la vita quotidiana, dalle dinamiche politiche e sociali e spesso gioca con le interferenze tra medium e significato. I suoi lavori sono stati esposti a Firenze (CCC Strozzina), Vienna (Anzenberger Gallery, Lust Gallery, Künstlerhaus), Milano (Micamera) e alla mostra Free Port of Art di Trieste.
Aldo Giannotti è nato nel 1977 a Genova. Vive e lavora a Vienna dal 2000. Nella sua pratica artistica uilizza differenti mezzi quali l’installazioni, il video, la fotografia e la performance. La caratteristica principale dei lavori di questo artista è la decostruzione delle immagini iconografiche, dei clichés semantici e rappresentativi, nonché dei vari stereotipi culturali. Le sue opere sono state esposte a Vienna (Kunstler Haus, Kunsthalle, Sammlung Essl), alla Triennale di Linz, a Copenhagen (Kunsthallen Nicolaj), alla Biennale dei Giovani Artisti di Bucarest, al Forum Stadtpark di Graz, a Londra (Austrian Culture Forum) e a Firenze (CCC Strozzina). Dal 2007 è membro della compagnia di danza Liquid Loft.
HR-STAMENOV, “Space 0 Space”, 2011, Venezia, site-specific sound and light installation
HR-STAMENOV
● Proiezione di L’incubo di Prometeo (2011) in collaborazione con il maestro Alzek Misheff – site specific media performance. Saranno mostrati materiali foto e video del documentario.
Nel 1979 Alzek Misheff, insieme al gruppo per il Calcolo Matematico Concilio dell’Istituto Nazionale di Ricerca di Pisa, creò una interpretazione sonora per i colori provenienti dalla Galassia Andromeda. Fu realizzato a Milano un esperimento e performance che spiegava l’acquisizione e la diffusione di suoni di origine cosmica. Nel 2011 HR Stamenov inscenò l’installazione “Space 0 Space”. Grazie a un equipaggiamento che consentiva un alto voltaggio e una grande potenza sonora, fu possibile ricreare il fenomeno di un temporale con fulmini all’interno di un palazzo veneziano del XVII secolo. La collaborazione tra Stamenov e Misheff cominciò nel 2010. Un anno più tardi i due artisti realizzarono “L’incubo di Prometeo” che si posiziona tra esperimento scientifico e impressionismo che può essere prodotto dall’alta tecnologia interattiva.
HR Stamenov è un artista bulgaro, cresciuto in Italia e stabilitosi in Germania. Lavora nell’ambito delle nuove procedure artistiche site-specific, ed in particolare delle installazioni di multimedia, luce e suono. Tra i lavori che ha realizzato: “The Phenomenon of W24°58’59,43″ N42°07’55,29″” LEAP Berlin (2013); “Water, Suppositions and Urbanism” CCA Celje (2012); “Space 0 Space” BLM Venice (2011), CCA and City Gallery of Fine Arts Plovdiv (2012); “PRESENCE” Studio Tommaseo Trieste Contemporanea, Trieste (2011) Ha recentemente esposto a : LABoral Cijon (2013); SAMCA Sofia (2012); CCA Laznia Gdansk (2011); ICA Sofia (2011). Nel catalogo di “Presence”, la mostra realizzata a Trieste in quanto vincitore del Premio Giovane Artista Trieste Contemporanea 2011, la curatrice Iara Boubnova scrive: Le opere di HR-Stamenov creano sempre un qualche tipo di “effetto”. Ma non nel senso che sta alla base della “società dello spettacolo”; i suoi effetti sono più vicini a quelli della natura, indagati e insegnati nei normali corsi di fisica. Basati sulle teorie, sulle ricerche scientifiche, sui materiali sperimentali così come su ipotesi e supposizioni ancora non verificabili, i suoi lavori si rivolgono alla tradizione emozionale delle arti visive tanto quanto afferiscono allo spazio della moderna conoscenza scientifica.
In qualche modo le performance/installazioni di HR-Stamenov, spesso in forma video, sono derivazioni dirette delle più moderne visualizzazioni del sapere. Nel linguaggio dell’arte visiva non è una semplice traduzione di un fatto, che produce un artefatto; queste opere esistono perché legate a cause, storie, esperienze, relazioni, valori, aspettative, opinioni e perfino profezie. […[ Nel suo più recente lavoro Presence (presenza) (2011) realizzato per la sua mostra personale allo Studio Tommaseo di Trieste HR-Stamenov riporta dentro lo spazio dell’arte contemporanea, sebbene con una scala minore di associazioni, il progetto romantico, poetica che al giorno d’oggi non è molto frequentata. Affidandosi alle tecnologie interattive, alla presenza reale dello spettatore e anche all’ombra del fantasma, l’artista indirettamente conferma l’autorevole asserzione di Albert Einstein: “l’immaginazione è più importante della conoscenza”.