di Helmutas Sabasevicius Da quando la Lituania ha riconquistato la sua indipendenza nel 1989, molte cose sono cambiate nella vita culturale del paese. La principale tendenza di questi cambiamenti è stata la decentralizzazione di ogni genere di attività artistica. Precedentemente, quando la Lituania era ancora parte dell’Unione Sovietica, non esistevano possibilità per l’espressione artistica alternativa: la vita culturale era diretta dal solo ed unico Ministero della Cultura, che conduceva la sua politica culturale attraverso associazioni artistiche ed istituzioni culturali governative, come musei d’arte, teatri di stato e filarmoniche. La situazione cominciò a cambiare molto rapidamente nei primi anni successivi alla restaurazione dell’indipendenza. I maggiori risultati sono identificabili nella possibilità di istituire associazioni o istituzioni artistiche indipendenti, compagnie teatrali non statali, agenzie per l’arte ed il teatro. Persino la vita culturale ufficiale rifiorì: il più grande ed ambizioso Contemporary Art Center di Vilnius fu aperto nel 1992 con il chiaro intento programmatico di integrare l’arte contemporanea lituana nella prevalente arte europea del momento. I cambiamenti nella politica culturale dello stato facilitarono l’avvio di alcune iniziative e fondazioni private, la maggiore delle quali fu l’Open Society Fund Lithuania, che ha da poco festeggiato il suo decimo anniversario e che, patrocinata da George Soros, ha contribuito molto a far conoscere la Lituania al resto del mondo. Nonostante negli ultimi anni si sia assistito ad una considerevole diminuzione delle sponsorizzazioni di iniziative culturali, il Soros Center of Contemporary Art (1993-1999) ha giocato un ruolo fondamentale nel rinnovamento della mentalità artistica lituana e nell’incoraggiamento delle iniziative artistiche contemporanee. Con l’aiuto di tale apparato culturale ed organizzativo la Lituania è stata capace di presentare la sua arte visiva contemporanea in diversi stati europei, allestendo alcune delle principali mostre ad Edimburgo, Manchester, Düsseldorf, Trieste e Varsavia. Il Soros Center of Contemporary Art-Lithuania si è anche assunto la responsabilità della prima presentazione di arte lituana alla Biennale di Venezia del 1999. Dall’inizio del 2000 il Soros Center of Contemporary Art si è trasformato nel Contemporary Art Information Center, presso il Lithuanian Art Museum: il fine ultimo di tale trasformazione consiste nel creare un museo di arte contemporanea a Vilnius. Anche all’interno della vita teatrale lituana si sono manifestati molteplici cambiamenti di notevole importanza. Da 1989 la Lituania ha cominciato a partecipare alla vita teatrale internazionale, partecipando con le sue produzioni a numerosi festival teatrali in tutto il mondo. I due rappresentanti principali della nuova espansione del teatro lituano sono Eimuntas Nekrosius e Oskaras Korsunovas. Eimuntas Nekrosius fu il primo direttore teatrale a rinunciare volontariamente alla posizione di direttore artistico del teatro di stato; nel 1992 le sue capacità artistiche furono messe al servizio del festival internazionale di teatro "Life", che si svolse a Vilnius. Egli ha avviato da alcuni anni un’istituzione teatrale non governativa, la Fort of Art, che ha prodotto, anche in compartecipazione, tutti i suoi più recenti ed acclamati spettacoli: "Amleto", "Macbeth" e "Otello". Oskaras Korsunovas, giovane direttore di teatro, fu educato alla Vilnius Music Accademy e cominciò la sua carriera teatrale internazionale con i suoi primi spettacoli teatrali presso il Lithuanian National Drama Theater. Nel 1999 Oskaras Korsunovas istituì l’ "Oskaras Korsunovas Theater", compagnia teatrale indipendente e non governativa, che divenne il maggiore organo di produzione teatrale in Lituania, allestendo nell’arco di un anno dalla sua fondazione sei prime ad alto livello: "Sogno di Una Notte di Mezza Estate", "Shopping and Fucking" (comprare e fottere), "Face of Fire" (volto di fuoco), "Il Maestro e Margherita", "One Night Stand" (Avventura di Una Notte), all’interno del progetto internazionale "Hotel Europa" allestito anche a Bologna nel 2000. Gli spettacoli sono stati diretti da Oskaras Korsunovas e prodotti assieme a diversi partner internazionali, tra i quali il Festival d’Avignon, il Goethe Institut ed altri. I rapidi cambiamenti nella situazione artistica lituana, la vivacità dell’ambiente ed il rafforzamento delle relazioni con le altre istituzioni artistiche europee non devono far tuttavia credere che i progetti artistici lituani, nel loro concretizzarsi, non debbano affrontare alcun tipo di problema. Il supporto dello stato si affievolisce sempre più, ed anche le somme di denaro assegnate vengono donate all’ultimo minuto, rendendo incerto e rischioso il finanziamento del progetto artistico. Gli artisti lituani tuttavia continuano a nutrire ambiziosi progetti e, nonostante le difficoltà nel finanziamento delle idee artistiche, si mantengono ricchi di sufficiente energia per sopravvivere. |
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